Dopo Roma, ecco Arles, patrimonio mondiale dell’UNESCO! Il suo eccezionale patrimonio romano è visibile in ogni angolo: l’anfiteatro, il teatro antico, le terme di Costantino, il criptoportico e i famosi Alyscamps. Edifici romanici di un’altra epoca, come la chiesa Primatiale e il chiostro di Saint-Trophime, arricchiscono lo splendore del centro storico, anch’esso classificato dall’UNESCO.
I musei di Arles sono dei veri gioielli e meritano una visita. Il Musée Départemental de l’Arles Antique, ospitato in un edificio contemporaneo, espone 1.800 oggetti (oggetti di uso quotidiano, elementi architettonici, mosaici, sarcofagi, modelli, ecc.) Una tappa obbligata per comprendere l’evoluzione della città romana, dove si possono ammirare una chiatta gallo-romana di 31 metri ripescata dal Rodano e il famoso busto di Giulio Cesare.
Il Museon Arlaten-musée de Provence offre un’affascinante panoramica sulla storia della Provenza. Con 3.500 oggetti, costumi e dipinti, la scenografia del museo è arricchita da una serie di funzioni multimediali. Fondato nel 1899 da Frédéric Mistral, questo “museo dei poeti” coniuga il rispetto della tradizione con nuove prospettive storiche. Grazie a sessanta dispositivi digitali, i visitatori possono scoprire la Provenza di ieri e di oggi in un edificio ricco di 2.000 anni di storia. Lo scalone monumentale, progettato da Michel Bertreux e arricchito da Christian Lacroix, e la Cappella dei Gesuiti sono solo alcuni dei tesori che si trovano in questo edificio iconico.
Il Musée Réattu, un museo di belle arti, è ospitato nell’ex Gran Priorato dell’Ordine di Malta. Pioniere nel campo della fotografia fin dagli anni ’60, ospita oggi 4.000 opere. Arricchito da donazioni eccezionali, tra cui 57 disegni e due dipinti di Picasso e opere di Alechinsky, dà spazio anche alla scultura (Germaine Richier, Toni Grand…). Dal 2008, una sala d’ascolto è dedicata all’arte del suono. Quest’anno è stata allestita una straordinaria mostra di opere di Alfred Latour.
La Fondazione Vincent van Gogh di Arles rende omaggio al maestro e dialoga con l’arte contemporanea. Mettendo le sue opere in prospettiva con quelle di artisti contemporanei, evidenzia l’influenza del pittore. Nell’estate 2024 sarà presentato il capolavoro Notte stellata (1888), in prestito dal Museo d’Orsay.
Il LUMA di Arles, situato nel Parc des Ateliers, si estende su 11 ettari di ex terreno ferroviario. Questo sito unico combina la Torre LUMA, progettata da Frank Gehry, con sette ex fabbriche del XIX secolo. Il parco paesaggistico di 4 ettari, concepito come un’ode alla regione attraverso la sua flora e fauna, è uno spazio di vita, condivisione e svago aperto a tutti.
Dopo il Museo Lee Ufan a Naoshima e l’Espace Lee Ufan al Museo d’Arte di Busan, il pittore e scultore coreano ha scelto Arles per esporre le sue opere e sostenere diverse attività artistiche e culturali. Situato nel cuore dell’Hôtel Vernon, un edificio risalente al XVI e XVIII secolo, Lee Ufan Arles espone le sue creazioni su tre piani, oltre a offrire una libreria e una boutique.
Il progetto del Musée de la Mode et du Costume – Fragonard è nato dall’incontro tra Odile Pascal, appassionata collezionista di costumi di Arles insieme alla madre Magali, e Anne, Agnès e Françoise Costa, direttrici della casa di moda Fragonard. Le sorelle Costa hanno acquistato l’intera collezione per esporla e preservare questo patrimonio unico della moda di Arles. Ristrutturato nel rispetto della sua architettura originale, l’edificio è stato riportato ai volumi del XVII e XVIII secolo. Gli architetti Karl Fournier e Olivier Marty (Studio KO), noti per il museo Yves Saint Laurent di Marrakech, sono responsabili di questa ristrutturazione, che unisce il passato e il presente per valorizzare le collezioni di costumi, alcune delle quali risalgono al XVII secolo. (Apertura prevista per il 6 luglio 2025)
Il Musée de la Camargue, situato tra Arles e Les Saintes-Maries-de-la-Mer, è una porta d’accesso a questa regione incontaminata. Situato presso il Mas du Pont de Rousty, è la vetrina del Parco Naturale Regionale della Camargue. Ristrutturato nel 2013 nell’ambito di un approccio di sviluppo sostenibile, l’ovile, con la sua struttura originale, offre un’esplorazione interattiva del passato e del presente della Camargue, lontano dai luoghi comuni.
Sempre in Camargue, il Musée Paul Ricard, presso il Domaine de Méjanes, ripercorre la storia di questo visionario e mette in evidenza i legami tra la regione e i suoi abitanti.
Per scoprire Arles, recatevi all’Ufficio del Turismo! Lì potrete acquistare il pass Avantage (valido per 6 mesi per visitare sei monumenti e quattro musei) o il pass Liberté (valido per un mese per visitare quattro monumenti, un museo e il Musée Réattu).
Durante tutto l’anno, visite guidate e rievocazioni storiche fanno rivivere il centro città e la Camargue. Per i visitatori che desiderano una maggiore indipendenza, sono disponibili itinerari tematici e guide a piedi online o presso i nostri consulenti. Chi è più connesso può utilizzare l’applicazione Wivisites, che offre tour arricchiti da strumenti audiovisivi e di geolocalizzazione.
Arles ospita anche grandi eventi internazionali. Nel 2025, non perdetevi “Arles se livre”, i Rencontres de la photographie, oltre a vari festival di musica, cinema e disegno.
Orari di apertura dell’Ufficio del Turismo della Camargue di Arles – Bureau des Lices Aperto tutto l’anno dal lunedì al sabato, tranne il 25 dicembre e il 1° gennaio. Domenica (e festivi) durante le vacanze scolastiche e nei mesi di maggio e ottobre: dalle 10.00 alle 12.45. Chiuso la domenica, il lunedì di Pasqua e il 1° maggio. Luglio e agosto: aperto 7 giorni su 7.